di Marco Bacchella
Non sono il primo che parla della questione ebraica. Bauer ci ha scritto su, Marx gli ha risposto, gli incel lo trasformano in un thread.
Nel primo volume di Phaenomenologiae der Incel avevo notato come ci fosse un grande problema di derivazione complottista ascrivibile a una sfera semantica della destra nazionalista e antisemita. Al tempo anche l’adrenocromo era coinvolto, e in generale quel thread era una conversazione che durava da diversi mesi dove le teorie di QAnon venivano mostrate e rivelate al mondo dopo essere state tradotte. Ma forse in questo caso è utile partire proprio da QAnon e la deriva complottista moderna.
Ora, nessuno odia gli ebrei perché sono ebrei. E nessuno, in realtà, odia gli ebrei chiamandoli ebrei. QAnon, o semplicemente Q, è una teoria del complotto di estrema destra di origine statunitense che vedrebbe Donald Trump opposto ai poteri occulti o i poteri forti, altre volte chiamati semplicemente Deep State. In alcune di queste teorie si vedrebbero alcune star di Hollywood e la famiglia Rotschild a capo di una setta massonica o satanica con scopo il rapimento di bambini per la produzione massiccia dell’adrenocromo direttamente dai corpi di questi bambini, con lo scopo di ottenere l’eterna giovinezza. Tra l’altro la famiglia Rotschild non è la prima volta che finisce invischiata in queste teorie del complotto, e si dà il caso, per sbaglio, che sia una famiglia di origine ebraica. In questo modo i seguaci di Q riescono a mascherare un antisemitismo, anche abbastanza evidente, che gli permette di dire che alcuni ebrei sono pedofili satanisti che usano i bambini come fabbriche di elisir di lunga vita. Il fatto che l’adrenocromo non faccia nulla di tutto ciò fa risultare questa teoria un po’ traballante. Altre teorie vedevano l’arresto di Hillary Clinton, Barack Obama e George Soros (tra l’altro, anch’egli di origine ebraica) e ad altre figure ascrivibili allo scenario liberale e democratico americano poiché rei di appartenere ad una cabala. Quando questo non è avvenuto la teoria si è modificata, e avrebbe visto Donald Trump inscenare una collusione con la Russia per arruolare Rober Mueller per far sì che egli continuasse le indagini nei riguardi della cabala composta dai liberali e dai democratici americani: il Russiagate sarebbe quindi una sorta di paravento per far sì che nessuno venisse a conoscenza dell’indagine nei confronti dei membri della Cabala. Diario di campo: potrei continuare così all’infinito, solo a ripercorrere QAnon e le sue predizioni mai avverate, ma poi nessuno mi legge.
Io ho una teoria, molto personale, molto infondata, ma d’altronde sono un antropologo, su Q. QAnon arriva direttamente da 4chan, una imageboard famosa, o in-famosa, se posso usare anche io i neologismi inglesi tradotti direttamente dall’inglese, per la caratura infima del suo contenuto. All’interno di quel sito si può trovare porno, porno furry, armi, consigli sul fitness, consigli musicali, altro porno. Garantisce il completo anonimato e la cancellazione di ogni conversazione dopo poche ore, quindi è un sito perfetto per creare dei momenti intensi di scambio e di conversazione sugli argomenti più disparati, anche se la maggior parte del tempo nessuno è serio quando posta, soprattutto sulla board, ovvero la sezione, politica per eccellenza, /pol/, che vi invito a visitare. Uno degli argomenti di discussione più gettonati è una riflessione sul fatto che gli italiani non siano effettivamente caucasici. Ecco, ho ragione di credere che tutte queste teorie non siano altro che uno shitpost che dura da oramai diversi anni. Prima che me lo chiediate, non esiste una traduzione accademica di shitpost. Internet propone “pubblicazione compulsiva di contenuti inutili o irrilevanti, con lo scopo di far deragliare una conversazione o provocare gli altri”, ma non coglie perfettamente il tipo di significato che voglio veicolare sostenendo che QAnon sia semplicemente uno shitpost. Considerando che su /pol/ gli argomenti di discussione spesso sono opere di finzione create apposta per avere parvenza generale di credibilità, mi viene il dubbio che QAnon sia esattamente questo, un’opera di finzione scappata di mano, ma che, purtroppo, ha credibilità, pur non avendo mai provato nulla, perché capi di stato e figure politiche minori gli danno credibilità con alcune dichiarazioni pubbliche.
Diario di campo, 16 novembre: tra l’altro c’è un enorme parallelismo tra la metafora del bianconiglio che spesso gli Anon seguaci di Q usano, tratta dal film di Matrix, proprio dalla scena della RedPill, e la RedPill stessa.
Gli ebrei, nel caso di QAnon, non sono altro che un capro espiatorio così come lo intendeva il pensatore francese René Girard in molti dei suoi testi e delle sue teorie, tra cui, tra l’altro, The Scapegoat, o il Capro Espiatorio, incentrato proprio sul meccanismo. La base del suo sistema di pensiero è il concetto di mimesi: questa governerebbe ogni sfera dell’interazione umana. Essenzialmente, i modelli visti vengono assorbiti e reiterati per garantire non solo coesione sociale, ma anche, in realtà, conflitto. Siccome le persone vogliono, in ottica girardiana, ciò che vogliono le altre persone, visto che anche i desideri sono mimetici, il conflitto nascerebbe da ciò che non si può riprodurre: il possedere un determinato appezzamento di terra, l’attribuirsi un determinato titolo e così via. La giustificazione del conflitto è assegnata, a livello sociale, agli altri. Gli altri sono gli outsider, ciò che non fa parte della società. In questo senso gli ebrei sono sempre stati gli altri, e già Bauer e Marx li riconoscevano come alieni rispetto a un’astratta ma identificabile società, che la possiamo pensare come quella europea storica o come quella proletaria teorica di Marx. Anche QAnon, essenzialmente, crea un sistema di capri espiatori per dirigere le energie, spesso violente, dei suoi lettori. Prima sono i democratici, poi sono gli ebrei, poi sono semplicemente i poteri forti. Solitamente il capro espiatorio non può far molto se non accettare passivamente questa sua condizione, poiché una ribellione darebbe giustificazione fattuale alle persecuzioni che già subisce.
Lasciando da parte pensatori francesi morti nel 2015 e per tornare ai miei nativi, mi sorprese trovare quindi all’interno di ramispogli un thread abbastanza fornito chiamato proprio “la questione ebraica”, in cui all’interno si porta l’esperienza di un utente con un suo amico. Ramispogli mi si era presentata come la parte razionale degli incel, sostenendo di essere migliore rispetto al forum dei brutti. Questo suo amico, a detta dell’OP ha “bisogno di trovare spiegazioni, cause uniche e determinanti, non contro gli ebrei (questo è più presente su questo forum) ma in generale sente che c’è qualcuno nell’ombra che detiene il vero potere nel mondo.” Quasi in controtendenza rispetto a quello che solitamente si trova nelle echochamber online, in questo forum non molti credono all’esistenza di un complotto, che da ora in poi chiamerò ebraico-massonico perché non riesco a non ridere quando ci penso, che controlli il mondo. Ritengono sia impossibile mettersi d’accordo a tavolino per controllare il mondo.
Interessante è vedere come non credono all’esistenza di un complotto sociale ed economico atto ad avere un qualche tipo di influenza nel mondo, ma sono pronti a scrivere migliaia di thread che riguardano, dalla loro prospettiva, l’evidente teoria sociobiologica che vedrebbe le donne come divinizzate all’interno della società. In più, vi vorrei ricordare cosa si diceva all’interno del blog di Stasi, che comunque è ascrivibile all’androsfera, riguardo una determinata lobby, quella gender.
Se non accade, è perché esistono gruppi di interessi ben organizzati e finanziati che, pur fondandosi su una teoria farlocca, riescono a dettare legge, mentre altri o passano in secondo piano (i disabili) o vengono addirittura criminalizzati (i celibi involontari).
Nel thread “La divinizzazione mediatica della donna”, l’OP mostra evidente disgusto al modo in cui le figure femminili vengono proposte all’interno dei media:
Diario di campo: l’emoji del pepe clown sarà parte della mia deriva interpretativa quando finalmente ammattirò e l’oblio mi accoglierà. Le figure femminili sono sempre dipinte e mostrate come naturalmente predisposte a delle attitudini positive, le figure maschili vengono evidenziate come negative, cosa che abbiamo già trovato precedentemente parlando dei vari blog dell’Androsfera. Nel thread riguardante il controllo che i mass media eserciterebbero sulle persone, un utente sosteneva che il lavaggio del cervello sarebbe involontario: lo scopo non è quello di far credere alle persone determinate cose, ma dare loro quello che vorrebbero e in cui credono già, ovviamente questo ha anche effetti sulla percezione della realtà e della normalità, è un ciclo che si rinforza da solo.
In queste parole, follemente, c’è esattamente una delle tante inferenze che io muovo alla categoria incel: la loro percezione della realtà è distorta e si rinforza attraverso l’apprendimento di tutti i vari concetti che si autoalimentano nelle narrative giustificatrici. L’ipotesi di Sapir-Whorf ci informa su come questi concetti si creano, la percezione selettiva ci spiega come mai scelgano alcuni dati piuttosto che altri, rimane soltanto da analizzare perché queste narrative vengono costruite in questo modo, ma ci terrei a sottolineare come una delle teorie applicabili è proprio quella girardiana, e si può applicare in più modi.
Il primo è quello, indubbiamente, del ruolo delle donne e dei mass media, capri espiatori per il disagio provato dagli incel: le donne (e delle relazioni sociali, romantiche o sessuali con esse) ricoprono anche il soggetto, ma nella loro ottica oggetto, desiderato dagli incel che non possono in alcun modo ottenere se non pagando. Altro strato della riflessione è come loro, e in realtà tutta l’androsfera, si sentano capro espiatorio del femminismo: il maschio sarebbe il capro espiatorio ingiustificato, il nemico che il femminismo identifica come fonte di tutti i mali.